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"La quantità nella lirica di Giacomo è tutta segnata dalla pochezza. Pochissimi sono gli anni di questo giovanissimo poeta, relativamente poche le poesie che in queste pagine possiamo ascoltare, pochi i versi, piccolo il volume che le raccoglie, non ampio è lo spettro delle esperienze, per lo più molto quotidiane, famigliari e domestiche, che compongono la materia delle sue liriche, volutamente leggero lo scavo riflessivo su cui insiste la penna del nostro Giacomo. Invito con convinzione i lettori a percorrere con perseveranza e senza pregiudizi la geografia delle 'piccole cose' che ci propone questo piccolo, grande ragazzino alla ricerca di una bellezza che ci apparirà, lirica dopo lirica, giammai una trasformazione ovattata e idealmente truccata della realtà, ma un sondaggio scabro ed essenziale nella verità dei nostri sentimenti creaturali e dunque inevitabilmente fragili e sofferti."